Abitare i colori: la potenza cromatica negli ambienti d’interni
Il colore è certamente il primo strumento di comunicazione con cui si presenta un ambiente. Un biglietto da visita a tutti gli effetti, tanto essenziale che esistono figure professionali, color designer e color consultant, specializzate non solo nella scelta ma ancor più nella progettazione del colore che, infatti, non viene semplicemente scelto ma piuttosto studiato e progettato in armonia con gli altri elementi dello spazio in cui si inserisce.
Negli ultimi anni il valore dei cromatismi ha assunto una tale centralità che sempre più spesso non si parla di semplice uso dei colori nell'arredamento d'interni, ma di color design. Tralasciando etichette e specializzazioni, l'idea ampiamente condivisa e innegabile è che il colore rappresenti un aspetto fondamentale dell'interior design: uno strumento capace di giocare con le gerarchie degli ambienti e l'illuminazione dello spazio, modulandole e trasformandole. Per non menzionare il ruolo da sempre riconosciuto ai colori sul benessere psicofisico delle persone, che si tratti di luoghi privati in cui abitano o pubblici nei quali trascorrano gran parte del tempo (come nel caso di uffici e altri posti di lavoro).
Stando così le cose, la selezione di una tonalità sembra quasi coincidere con l'atto di scegliere uno stile di vita, risultando ugualmente complesso. Sono molteplici infatti i fattori che incidono sulla resa effettiva dei colori e, di conseguenza, sulla loro scelta. E altrettanto numerose sono le scuole di pensiero in merito ai significati cromatici in termini di dinamica emozionale tanto degli spazi quanto degli stati d'animo umani.
Considerando i colori parte integrante di una progettualità di arredo, va da sé che arredatori e designer d'interni da una parte possano giocare creativamente con essi, ma dall'altra debbano lasciarsi guidare da precisi criteri oggettivi e funzionali sulla base dei quali operare un'attenta selezione. Si tratta di un processo delicato in quanto ogni cromatismo agisce in totale simbiosi con lo spazio in cui si inserisce, influenzandolo e lasciandosi influenzare, interagendo con luce (naturale e artificiale) e arredamento.
Tra i principali elementi che vanno ad influire direttamente sul color design, figurano la dimensione e l'esposizione dell'ambiente, lo stile di mobili e complementi e, non da ultimi, pareti e pavimenti.
I materiali con cui vengono realizzati pavimentazioni e rivestimenti sono pertanto al centro del gioco di colori che costituisce la potenza comunicativa di un qualsivoglia ambiente. Un gioco reso estremamente intrigante e duttile dalle possibilità offerte da collezioni come quella ideata da DSG Ceramiche proprio per introdurre il colore nel mondo delle lastre in gres porcellanato, Krea, successivamente sviluppata nel più ampio e recente progetto Playone. In questa collezione, al gioco dei colori si unisce il concetto di forme geometriche (ottagoni, rombi, quadrati...) e modulari con le quali costruire composizioni, creando dei veri e propri "temi d'ambiente". L'idea è quella di mettere nelle mani degli arredatori d'interni gli strumenti per raccontare un storia, quelle degli abitanti degli spazi arredati, attraverso cromatismi e geometrie.
Pareti e pavimenti sono superfici che, per le loro dimensioni, colpiscono subito l'occhio: le tonalità in cui si presentano possono dunque cambiare profondamente la percezione di uno spazio. Naturalmente è necessario che si inseriscano armonicamente nel continuum dell'ambiente specifico valorizzandolo e valorizzandosi tra loro. Tuttavia quest'armonia può essere progettata in accordo a una logica di continuità o, al contrario, di contrasto rispetto all'arredamento e allo spazio circostante. Proprio qui entra in scena la creatività di chi progetta, dei designer e degli interior decorator che trasformano pareti e pavimenti da semplici mezzi che delimitano e sostengono a pezzi di puzzle che narrano le persone, come fossero essi stessi materia viva.